Colmati di Spirito Santo

Letture: At 2,1-11; Sal 103; 1Cor 12,3-7.12-13; Gv20,19-23.

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Oggi la Chiesa celebra la Solennità di Pentecoste.

50 giorni dopo Pasqua, i discepoli riuniti tutti insieme, ricevono il dono dello Spirito Santo.

Mentre stava per compiersi il giorno, ovvero sera, come scrive san Giovanni nel suo vangelo, venne all’improvviso dal cielo un fragore, un vento impetuoso che riempì la casa dove si trovavano gli apostoli. Lo Spirito Santo, nel giorno stabilito, venne all’improvviso.

             A) Lo Spirito Santo, racconta san Luca negli Atti degli Apostoli, riempì la casa e colmò i discepoli.

Due verbi: riempire e colmare. Qual è la differenza tra loro?

Riempire è fare pieno qualcosa lasciato o rimasto vuoto.

Colmare è riempire fino all’orlo.

I discepoli furono colmati di Spirito Santo ovvero furono riempiti fino all’orlo della loro vita, cioè fino a traboccare, e, quindi, nello stesso tempo, si ritrovarono immersi nello Spirito Santo.

Questa discesa dello Spirito provoca in loro delle trasformazioni:

       1) La casa chiusa, buia e – in qualche modo- nascosta, diventa casa aperta, luminosa, dove viene proclamato l’annuncio della risurrezione a voce alta.

  • Gli apostoli e i discepoli da uomini paurosi diventano coraggiosi;
  • da uomini silenziosi diventano grandi annunciatori della Buona Novella fino a dare la vita con il sangue;
  • da uomini e donne intimoriti a persone forti e decise per il Vangelo fino ai confini del mondo.

         2) Inoltre, cominciarono a parlare in altre lingue.

Che cosa vuole dire “parlare in altre lingue?”

  • Certamente le lingue umane, come Luca stesso fa l’elenco, affinché tutti i popoli possano ascoltare ed accogliere il messaggio del Vangelo.

Mi ricordo a questo punto di p. Bruno, missionario oblato in Senegal e di p. Pirson, missionario oblato in Canada, i quali, entrambi, hanno tradotto alcuni passi della Bibbia nella lingua della gente del posto.

  • “Parlare in altre lingue” significa:

l’apparizione di una lingua diversa da tutte le lingue umane, che, però, tutti capiscono, pur parlando lingue diverse tra loro.

In questo senso, il parlare in altre lingue è un «segno divino», non per il suo aspetto miracoloso, ma perché fa parlare i «muti» (“La lingua del muto canterà…” Isaia 35, 6), cioè quelli che non osano parlare. Pensiamo a san Pietro, che tiene un lungo discorso coraggioso dopo i giorni di silenzio e di paura.

  • Lo Spirito Santo oggi desidera scendere nei nostri cuori e operare la stessa trasformazione avvenuta negli apostoli.

Desidera accendere in noi una fiammella che, mentre arde, non brucia; mentre consuma in noi il peccato, fa emergere la parte migliore di ciascuno. Una fiamma che, mentre divampa e si diffonde, non distrugge, a differenza delle guerre e delle dittature, anzi edifica.

Egli desidera farci diventare persone coraggiose, audaci (come amava affermare il nostro fondatore sant’Eugenio), e amanti di Dio, di Gesù e del Vangelo da dire a tutti.

           B) Nel Vangelo di Giovanni ascoltiamo che Gesù, dopo aver dato la pace, consegnato il mandato missionario “Come il Padre ha mandato me…” (Gv 20, 22), ha soffiato sugli apostoli dicendo: “Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro che non perdonerete, non saranno perdonati” (Gv 20,22-23).

Lo Spirito Santo è collegato al perdono.

Gesù stesso sulla croce perdona coloro che l’hanno crocifisso e dona lo Spirito Santo, dice il vangelo: “emise lo spirito”.

C’è un legame forte tra lo Spirito Santo e l’azione del perdonare.

Desidero affermare che una manifestazione dello Spirito Santo è l’atto di perdonare.

Chi perdona è sotto l’azione dello Spirito Santo… Non è uno stupido!

Chi perdona è un uomo/una donna abitato dallo Spirito Santo… e non da “spiriti” vari.

Chi perdona dona l’amore, dona lo Spirito Santo… E non un sentimento.

Tutti noi possiamo fare esperienza dello Spirito Santo perché tutti abbiamo qualcuno o qualcosa da perdonare o da farci perdonare, nella nostra storia passata e recente. Tutti abbiamo nel cuore situazioni, momenti, azioni da perdonare; legate al passato, quando eravamo piccoli o giovani, o al presente.

          C) Un’ultima parola.

Chi è lo Spirito Santo?

Gesù, durante l’ultima cena, lo definisce:

  • CONSOLATORE:             colui che consola.
  • AVVOCATO:                     colui che intercede a nostro favore.
  • SPIRITO di VERITÀ:        illumina la coscienza dell’uomo.
  • MAESTRO INTERIORE:  colui che vi insegnerà ogni cosa e che vi ricorderà ogni cosa, perché la vita del Cristiano è guidata non da tanti “spiriti” ma da Lui, dallo Spirito Santo.
  • l’AMORE:                          l’amore tra il Padre e il Figlio. Egli è l’Amore infinito, il quale, nel giorno del battesimo, è sceso nei nostri cuori e si è donato a noi completamente.

Chiederci chi è lo Spirito Santo è per rispondere ad una seconda domanda: Chi siamo noi?

Noi siamo Tempio dello Spirito Santo.

Dimora dell’Amore di Dio

Cuori generanti di vita.

La nostra vita ha un grande valore. Un valore infinito perché è abitata da Dio. Una vita che dopo la morte sarà chiamata a risorgere nell’ultimo giorno.

Vi invito in questa giornata a ripetere più volte “Vieni Spirito Santo, vieni per Maria”, per chiedere il dono dello Spirito Santo.

Una semplice invocazione, che possiamo recitare ogni mattina prima di scendere dal letto.

Buona Solennità di Pentecoste!

Buona effusione dello Spirito Santo!

Che la Madonna, Sposa dello Spirito Santo, ci aiuti e ci accompagni, come singoli e come comunità, in questo cammino cristiano!

Grazie!

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