Intimità tra noi e il Padre

Letture: At 2,1-11; Sal 103; Gal 5,16-25; Gv 15,26-27; 16,12-15.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

In questo giorno si realizza la promessa di Gesù nel giorno della sua ascensione, quando, prima di salire al cielo, promette lo Spirito Santo: “Avrete forza dallo Spirito santo che scenderà su voi” (At 1,8). Gesù promette lo Spirito Santo perché egli sa benissimo che la missione affidata, di andar in tutto il mondo ad annunciare e battezzare, è infinitamente al di sopra delle capacità degli apostoli. Quando lo Spirito Santo scenderà su di loro, trasformerà i semplici e timorosi pescatori in coraggiosi annunciatori del Vangelo.

            Nel vangelo odierno abbiamo letto “Verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre” (Gv 15,26). Lo Spirito Santo è il dono di Gesù risorto.

Il Padre dona all’umanità ciò che ha di più prezioso ed è il Figlio Gesù; costui, a sua volta, dona all’umanità ciò che ha di più prezioso ed è il suo rapporto col Padre e cioè lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è il dono di Gesù che scenderà nei cuori dell’umanità e verrà ad abitare in maniera definitiva, attraverso i sacramenti, a cominciare col battesimo.

            Ma chi è lo Spirito Santo?

La sacra Scrittura usa l’immagine del vento impetuoso e del soffio-respiro.

            La prima immagine indica la potenza, la libertà e la trascendenza dello Spirito divino. Il vento è, nella Bibbia, l’espressione di una forza travolgente e indomabile. Niente è capace di smuovere l’oceano come il vento, nemmeno le bombe atomiche.

            Lo Spirito, come vento impetuoso e forte, indica la forza intima che sostiene la Chiesa. La Chiesa, infatti, non vive di forza propria: i suoi eserciti, i suoi carri e cavalli, ma della potenza dello Spirito Santo. E’ il vento dello Spirito ad essere capace di gonfiare le vele della grande barca che è la Chiesa e a guidarla verso quella verità tutta intera che è l’Eternità.

            La seconda immagine che viene usata per indicare lo Spirito Santo è il respiro, il soffio. Questa immagine indica ciò che c’è di più intimo e segreto in Dio e di più intimo e segreto nell’uomo, il principio vitale. Sappiamo che senza l’aria e il respiro non vi è vita, per cui lo Spirito Santo è la fonte della vita, colui che la crea, che la nutre e la fa crescere. Egli non è solo l’autore della vita, delle nostre vite, anche di colui che diventa un tutt’uno con la vita umana, con la nostra vita per mezzo dei sacramenti. Egli è colui che sta dentro di noi, che ci abita, come si legge nella sequenza “dolce ospite dell’anima”. Lo Spirito Santo è colui che crea l’intimità con Dio. Se lui è l’amore del Padre donato al Figlio e l’amore del Figlio ricevuto e donato al Padre, non può che essere l’amore tra ciascuno di noi e la Trinità. E ogni nostra preghiera autentica è sotto l’azione dello Spirito santo, anzi, è lui a suggerirci le parole da rivolgere a Dio, è Lui la preghiera!

            Lo Spirito Santo è l’intimità tra noi e Dio-Padre; è quell’intimità nella quale ciascuno di noi è riconosciuto come identità e alterità. Mistero nel quale ciascuno si riconosce come raggio di quell’unico sole che è Dio e manifestazione del suo amore.

            Infine, lo Spirito Santo è l’amore di Dio, quell’amore dal quale ogni essere umano proviene e si dirige. È colui che lava ciò che sporco: le intenzioni poco pulite, le tentazioni della vita; colui che bagna ciò che arido nella vita e colui che sana ciò che sanguina nel cuore.

            Celebrare lo Spirito Santo, che è l’Amore, credo sia la possibilità che la Chiesa ci offre per lasciarci da Lui invadere nell’intimo, come Maria nell’Annunciazione, per essere rinnovati nell’amore di Dio e per essere testimoni di Gesù sulle strade del mondo, a cominciare con i nostri vicini di casa. Allora:              Vieni Spirito Santo,

                                     manda a noi dal cielo

                                     un raggio della tua luce.

                                      Amen!

Grazie!

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